1. Cos’è la crescita personale?
La crescita personale è un processo continuo di miglioramento di sé stessi, che abbraccia la consapevolezza, l’apprendimento e il cambiamento. Secondo Maslow, autore della teoria della gerarchia dei bisogni, l’auto-realizzazione è il culmine del nostro potenziale umano, ma per raggiungerla occorre lavorare su bisogni fondamentali, come sicurezza e appartenenza.
2. La base teorica: il modello SMART
Un piano efficace inizia con obiettivi chiari. Il modello SMART (Specifico, Misurabile, Attuabile, Realistico, Tempificato) è utile per trasformare intenzioni vaghe in traguardi concreti e monitorabili.
Ad esempio, “Voglio migliorare la mia autostima” può diventare “Voglio frequentare un corso sull’assertività entro tre mesi e applicare tecniche quotidiane di auto-riflessione”. Oppure, “Voglio dimagrire” può diventare “Voglio camminare almeno 15 minuti tutti i giorni e creare una breve routine quotidiana di esercizi da fare a casa”.
3. Analizza il punto di partenza
Per costruire un piano su misura, è fondamentale fare un’autovalutazione onesta: quali sono i tuoi punti di forza? Quali aree desideri migliorare?
Se brancoli nel buio, strumenti come la “Mappa dei Bisogni e dei Talenti” possono offrire una visione chiara delle tue risorse personali e delle tue sfide.
4. Fai piccoli passi
Il cambiamento richiede costanza. Suddividi il tuo piano in micro-obiettivi: piccoli passi rendono il processo più sostenibile e aumentano la motivazione. Ad esempio, se vuoi sviluppare una nuova competenza, dedica 20 minuti al giorno a leggere o praticare.
5. Strumenti pratici per la crescita
- Access Bars: una sessione può aiutarti a rilassare la mente e liberarti da blocchi inconsci.
- Diario “Rotte Interiori”: un percorso introspettivo di 12 settimane per guidarti attraverso riflessioni strutturate e azioni concrete (richiedilo qui).
- Soul Realignment: utile se preferisci un approccio più spirituale per comprendere quali schemi limitanti derivano dalle tue scelte passate.

6. Monitoraggio e adattamento
Rifletti regolarmente sui progressi. Cosa funziona? Cosa potrebbe essere migliorato? L’auto-osservazione ti permette di apportare modifiche al piano, mantenendolo flessibile e personalizzato.
7. Quando la paura ti blocca, non scappare
Se i tuoi pensieri ricorrenti sono “Non è il momento” o “Non so da dove iniziare” e ti senti incastrato in una situazione stagnante, sappi che questi pensieri non descrivono la realtà oggettiva, ma sono ‘semplicemente’ il sintomo di paura o insicurezza.
Ed è una buona notizia, perché la realtà oggettiva - in quanto tale - non si cambia, i tuoi vissuti emotivi, invece, sì!
Quando paura o insicurezza ti fanno desistere, dai loro ascolto: che cosa accadrebbe se si verificassero gli scenari peggiori? Non scappare da questo pensiero, stai in sua compagnia, scopri dove ti porta e quale preziosa informazione ha per te.
Può sembrare controintuitivo, ma è proprio nelle strade meno battute che si nascondono le sorprese più grandi!