Access Bars è come il tasto RESET del computer.
Introduzione
Immaginate di poter premere un tasto “reset” nella vostra mente, un po’ come quando il computer si impalla e avete solo due opzioni: spegnere tutto e sperare o chiamare un tecnico. Access Bars è, in un certo senso, quella terza opzione che non sapevate di avere: un modo per “scaricare” il superfluo e creare più spazio mentale, senza dover necessariamente fuggire su un’isola deserta.
Ma di cosa si tratta esattamente? Funziona davvero o è l’ennesima promessa di benessere istantaneo? In questo articolo esploriamo Access Bars in modo chiaro e senza fronzoli, con un occhio ai benefici, alle evidenze scientifiche e alle domande più frequenti.

1. Cos’è Access Bars?
Access Bars è una tecnica creata negli anni ‘90 da Gary Douglas, fondatore di Access Consciousness. Si basa su una particolare mappatura che identifica 32 punti sulla testa collegati a vari aspetti della nostra vita (creatività, relazioni, giudizi sul corpo e sulla sessualità, denaro, ecc.). Quando questi punti vengono toccati delicatamente, si attiverebbe un rilascio delle cariche elettromagnetiche accumulate nel tempo e collegate a pensieri intrusivi o ossessivi, emozioni stagnanti, credenze limitanti, ecc.
Tradotto: se la vostra mente è un armadio pieno di vestiti di tre taglie fa e ricordi imbarazzanti delle medie, Access Bars è come una sessione di decluttering che vi aiuta a liberarvi di ciò che non vi serve più.
2. Cosa succede durante una sessione?
Immaginatevi sdraiati, completamente vestiti, con o senza scarpe (a seconda delle vostre preferenze), mentre un operatore vi tocca delicatamente la testa.
Non c’è nulla di invasivo né di mistico: nessun rituale astruso, nessun tamburo sciamanico in sottofondo. Nessun sottofondo musicale, in verità, perché la musica rende la sessione Bars meno efficace.
La seduta dura circa 40/50 minuti, durante i quali si possono sperimentare sensazioni diverse: alcuni si rilassano profondamente, altri sentono un’energia fluire nel corpo, altri ancora si addormentano o sperimentano uno stato a metà tra la veglia e il sogno.
Molti commentano: “Nonostante il continuo fluire di pensieri, mi sentivo stranamente più tranquillo e pacifico, come se il rumore mentale fosse più in lontananza”.
3. Quali sono i benefici riportati?
Qui arriva la parte interessante. Le persone che ricevono Access Bars parlano spesso di:
✔ Meno stress – Il cervello sembra andare in modalità “vacanza alle Maldive” anche se siete sul lettino del mio studio (e vi costa meno!).
✔ Più chiarezza mentale – Molti riferiscono di sentirsi più leggeri, con meno pensieri che girano in loop come un disco rotto.
✔ Miglior qualità del sonno – Perfetto per chi chiacchiera con l’insonnia ogni sera.
✔ Maggiore benessere emotivo – Rilasciando le emozioni congelate nel corpo, facilmente emerge una nuova leggerezza nel modo di vivere e un nuovo modo di rispondere agli eventi, anche quelli stressanti.
Ovviamente, ogni persona è un universo a sé, quindi i risultati possono variare. Ma se anche solo riusciste a sentirvi un po’ meno in ansia per la lista infinita di cose da fare, direi che ne vale la pena.

4. Access Bars e neuroscienze: esistono evidenze scientifiche?
Ora, lo so cosa state pensando: “Sembra tutto molto bello, ma c’è qualche studio che lo dimostra?”
Negli ultimi anni, alcuni esperimenti con l’elettroencefalogramma (EEG) hanno mostrato che, durante una sessione di Access Bars, il cervello entra in uno stato di profondo rilassamento, simile a quello della meditazione avanzata.
Uno studio del neurobiologo Dr. Jeffrey Fannin ha rilevato una riduzione dell’attività delle onde cerebrali, suggerendo che il cervello passi da una modalità “iperattiva” a una più equilibrata. Un'altra ricerca condotta dalla dott.ssa Terrie Hope (vedasi il video sotto), pubblicata su Journal of Energy Psychology, ha evidenziato come una sola sessione di Access Bars possa ridurre significativamente ansia e depressione, con effetti riscontrabili anche dopo un mese.
In altre parole, non è solo una questione di suggestione: il cervello risponde alla stimolazione dei punti Bars in modo misurabile.
5. Domande frequenti e miti da sfatare
❓ “È una pratica invasiva?”
No. Nessun ago, nessun farmaco, nessuna seduta di ipnosi in cui vi ritrovate a ballare il tip tap senza volerlo.
❓ “Bisogna crederci perché funzioni?”
No, non serve alcuna fede particolare. Anche se siete scettici, il vostro sistema nervoso risponde comunque al tocco e al rilassamento indotto.
❓ “È una tecnica di guarigione?”
No, non è una terapia medica, ma un metodo di rilassamento che può avere effetti positivi sul benessere generale, supportandolo. Se avete problemi di salute, rivolgetevi sempre a un professionista sanitario.
❓ “Posso farla anche se sono super stressato/a?”
Assolutamente sì. In effetti, probabilmente siete i candidati perfetti.

6. Come trovare un Operatore qualificato?
Se volete provare una sessione, il consiglio è di affidarvi ad un Operatore Bars.
Come fare? Cercando sul sito ufficiale di Access Consciousness chi opera nella vostra area geografica.
Se invece desiderate imparare la tecnica, rivolgetevi a un Facilitatore Bars, ovvero un professionista che ha completato l’iter richiesto e possiede la licenza per formare altri Operatori.
Esistono infatti corsi - detti ‘classi’ - per apprendere Access Bars e trattare amici, familiari o clienti. E la formazione si svolge interamente nell'arco di una sola giornata, perché la tecnica è semplice e può essere insegnata persino ai bambini!
Se l’idea di poter “deframmentare” la mente come un hard disk vi affascina, potrebbe essere un’ottima skill da acquisire e da affiancare o integrare al vostro lavoro.

Conclusione
Access Bars è una tecnica interessante, semplice da sperimentare e con un potenziale che sta attirando sempre più attenzione in tutto il mondo.
Se vi sentite mentalmente sovraccarichi, stressati o semplicemente curiosi, vale la pena provarla e vedere come reagisce il vostro corpo (e la vostra mente).
Del resto, se bastasse un tocco sulla testa per sentirsi meglio, non sarebbe male, no?
Se vi interessa approfondire o provare una sessione, date un’occhiata ai professionisti certificati nella vostra zona… o magari venite a trovarmi a Rapallo!